martedì, marzo 30, 2010

Del come si fa a perdere (sputtanare) un prodotto "tipico" - 1

Copio e incollo dal Reg. CE 583 del 3/7/09 che istituisce l'IGP per l'Aceto Balsamico di Modena (quello da qualche milione di litri all'anno per intenderci)


"(5) La Grecia, dal canto suo, ha evidenziato l’importanza della produzione di aceto balsamico sul proprio territorio, commercializzato fra l’altro con i termini "balsamico" o "balsamon" e sulle conseguenze sfavorevoli che avrebbe la registrazione della denominazione "Aceto Balsamico di Modena" sull’esistenza di questi prodotti presenti anch’essi legalmente sul mercato da almeno cinque anni. La Grecia sostiene inoltre che i termini "aceto balsamico", "balsamic", ecc. siano generici."

Lascio a voi ogni considerazione in merito.

sabato, marzo 27, 2010

Invecchiamento e/o qualità nell'Aceto Balsamico Tradizionale

Primo di una serie di post che vorrei dedicare al tema del rapporto tra "invecchiamento" e "qualità" nel mondo del Balsamico Tradizionale.

Ma prima di parlarne il generale, vorrei mettere agli atti che abbiamo deciso di mettere bene in risalto il punteggio preso in degustazione dal campione presentato e successivamente imbottigliato.

Questa è la (vecchia) scheda di degustazione per il Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.



Questa la prima bozza di "cartolina" che metteremo dentro ogni confezione di Tradizionale , fatta in onore dell'ultimo Balsamico imbottigliato, con il più alto punteggio "della storia umana e disumana" (cit.).

E nel retro mettere la nostra personale degustazione, più descrittiva, perchè un regalo della natura come un Grande Balsamico non può, comunque, essere circoscritto solo a dei numeri (anni o punteggio che siano).



(per le frasi finali stile Ben Hur, mi sono ispirato ai foglietti che accompagnano le tazze del caffè più buono del mondo: Giamaica Caffè di Gianni Frasi).

Il più sarà trovare la soluzione giusta per stamparne un centinaio per ogni lotto imbottigliato.
Graditi suggerimenti ed impressioni in merito. Grazie.

venerdì, marzo 05, 2010

Poesia d'inizio del listino prezzi

Quest'anno ho deciso di fare un listino prezzi "parlante".
Penso che il prezzo, da solo, non possa essere l'unica voce che si ode quando si sfoglia questo documento.

I rivenditori sono bombardati quotidianamente da miriadi di informazioni, proposte, segnali più o meno velati; dare per presupposto che tutte le nozioni che per noi prodotturi sono scontate quanto l'aria, siano tali anche per il rivenditore/negoziante/distributore, sarebbe una colpa grave.

Per questo, ho pensato di arricchire molto schematicamente il listino con citazioni, punti veloci e (spero) facilmente memorizzabili riguardo la metodologia produttiva o ricorsi storici.

Se fossi bravo con questi robi di grafica ci metterei anche piu' foto.

In seconda pagina, prima di tutto, ho messo anche una poesia.
Prima di andare in stampa mi dite se gira bene o se ha bisogno di essere corretta?
grazie :)



POESIA DEL LISTINO
Rima A-B, A-B, A-B, C-C

Potervi servire sarebbe per noi un grande onore

Se però qui cercate, il prezzo più basso del mercato

vi diremo di fermarvi, anche se con dolore.

Giudicare solo in base al prezzo, sarebbe un gran peccato,

cerchiamo invece - assieme - il miglior rapporto qualità/valore

vedrete che questo sforzo sarà ripagato,

perchè i vostri clienti sono sempre più in grado

di distinguere tra un brodo di cappone, ed uno fatto con il dado.