Undici ore di volo da Francoforte non sono proprio una passeggiata in ogni caso non mi lamento, infatti trovare di fianco a te uno che ti racconta la sua vita in giro per il mondo con un paio di mogli e dozzine di figli qua e la' ... non ha prezzo! :)
In ogni caso, arrivare in Oregon, Portland per l'esattezza, ha un fascino tutto suo ... "Healty-green-peace&love" lo definirei.
Subito ieri, ho mangiato qualcosa nel tendenzioso Clyde Common.
Mi piace e apprezzo tantissimo questa capacita' americana di mixare senza particolari preclusioni stili e cucine diverse. Anche troppo si potrebbe dire. Certo, nella maggior parte dei casi lo stile e' troppo-tanto. Condimenti, agli-cipolle-cannelle, olii-salse si sprecano ma tanti sono i posti dove i piatti diventano piu' "puliti" con meno ingredienti ma buoni.
E poi i locali, con la cura per certi dettagli da fare impazzire un feticista come me...
Ieri ho provato una sorta di giardiniera del Marocco" , un "Ling Code" su una crema di melanzane arricchita da un po' di peperoncino ed altre speziette come cardamomo e coriandolo, un pimientos de pequillo "caramellato". Delizioso.
Una tarte tatin proprio fatta bene, con gelato al latte di capra e gocce di Balsamico.
Oggi invece abbiamo iniziato con una bella degustazione da Zupan's Market.
Sotto c'e' una sala privata veramente niente male
E alla fine mi sembravano tutti contenti.
La domanda sorge spontanea: in che negozio/enoteca in Italia dimostrano un tale interesse?
In che posto i responsabili dei settori dei diversi punti vendita stanno li' un'ora ad ascoltarti e farti domande sul prodotto con la voglia di imparare?
A me in Italia e' successo solo una volta. Qui. Per il resto probabilmente c'e' la convinzione di sapere gia' tutto, c'e' una sola esigenza, il prezzo.
Dopo la dimostrazione, tutti su in corsia per vedere i prodotti in vendita e con grande umilita' capire che nonostante i numeri sulle bottiglie, nonostante le scritte "vecchio-invecchiato 1000 anni-original" ecc... i prodotti sono molto diversi e vanno spiegati ai clienti.
Dopo Zupan's ho visitato
- Pastaworks
- Elephants deli
Anche in questi casi, attenzione alle stelle.
E confermato anche dagli amici di Provvista (sono qui per loro, dato che domenica c'e' l'Open-house biennale) Portland e' cmq un'isola felice dato che c'e' un rapporto molto alto tra popolazione e numero di negozi che trattano prodotti originali-artigianali ecc.. certo anche in questi contesti c'e' verametne di tutto, tipo il Balsamico di Paul Newman, non potrebbe mancare, pero' c'e' anche dell'ottimo Parmigiano-Reggiano, Olii buoni, vino buono.
Ah! ma lo sapevate che a Portland c'e' la piu' alta concentrazione pro-capite di Micro-Birrifici (quasi) al mondo! Secondi solo a Colonia mi dicono... :O
Vabbe' , a presto con il nuovo aggiornamento!
sabato, settembre 27, 2008
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4 commenti:
Bella la tua esperienza, e capisco la tua 'frustrazione' nel parlare dei nostri connazionali.Tristezza infinita: conta quasi sempre il prezzo.
P.s. la serata del 21 Ottobre sta andando bene, e vedrai che ci divertiremo un mondo!
P.s.2= concedi a Mr Paul Newman un pensiero-visto che non c'è più-, anche se il suo 'balsamico' non é reale...
Buon proseguimento!
Sandra
www.untoccodizenzero.it
I'm excited come si direbbe qui, per il 21! ho chiamato anche Claudio galletto che e' un ragazzo in gambissima che scrive per Porthos ed e' del Monferrato (puo' venire anche se non associato a slow food?).
Urka ho visto adesso di Paul Newman!
grazie
andrea
Bisogna imparare dall'atteggiamento degli americani e dalla loro serietà, troppo spesso sottovalutata da noi "spocchiosi" europei. Grande la sala degustazione!
Al Salone del Gusto seguirò un laboratorio sui microbirrifici USA.
Riguardo alla tua serata qui a Torino, considero Claudio Galletto, per la stima che ho nei confronti di Porthos, mio ospite; ho già prenotato un posto in più.
Ciao, e buon lavoro!
MA certo Andrea!
Sarà una bella serata, vero Vittorio?
;)
Per i microbirrifici non vedo l'ora.. ;))
Buona serata a tutti!
Sandra
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