mercoledì, febbraio 28, 2007

E' vera o e' una bufala?

Ricevo questa lettera.


Ora, e' vero tutto cio' o e' una bufalina?
Via con il sondaggio!

martedì, febbraio 27, 2007

Visite inaspettate, dipartite premature



Oggi, se non fossi miope, si vedrebbe Lucca...





Peccato che non c'era 'sto sole sabato, quando Serena, Susan, Claudia, Marco e Paolo sono venuti a trovarmi, riportandomi indietro ai gloriosi tempi delle magnacce firmate IHC...che commossione! Anche perche' se quel giorno era per ricordare un amico (che di magnacce, ne era il RE indiscusso) ... allora, Grazie ancora di piu'.

venerdì, febbraio 23, 2007

Evvai che si dorme a sbafo!

Diffondo con piacere

www.bbday.it


potete fare un regalo alla vostra lei, risparmiando!! :-)

sabato, febbraio 17, 2007

Giornata universale del Gatto

Su suggerimento di Miss Catwoman ...

laila1002 said...

a proposito di ricorrenze...
vorrei sottolineare che oggi, 17 Febbraio, è la Giornata Internazionale del Gatto, quindi auguri a tutti i gattofili come me e non..(compresa la Bottega del Gatto m ovviamente!)

... festeggiamo con un post (mi verra' la pelle d'oca solo a rileggermi) la giornata interstellare del gatto.

Per primi quelli dell'Acetaia ... OOoooole!



Poi, vorrei segnalare un appuntamento che guai a chi lo perde, anche e soprattutto perche' organizzato dalla provincia di Reggio Emilia, cosi' sensibile a questi eventi di prim'ordine.
Una bella visita guidata al gattile di Cella (eh!?!?)

Infine, giustamente, la Bottega del Gatto M



W i gatti e le gatte!!!

mercoledì, febbraio 14, 2007

Ar quattordici febbraro

"Ar quattordici febbraio
Raja sempre ogni somaro.
Nun è ancora primavera
C’è l’annuncio e quanno è sera
Senti in petto sbatte er core
Come fu per primo amore.
Ma er quattordici febbraio
Tra un poeta e tra un norcino
Ce viè a noi San Valentino"

14 febbraro 1982/2007 - Via Martorana - Alimentari Volpetti

Grazie a Monia che l'ha ricevuta dalle mani del sig. Emilio Volpetti, dopo aver acquistato un simpatico mezzo kg di guanciale.



domenica, febbraio 11, 2007

GuidO ai ristoranti: Becco d'Oca


Un'operazione di recupero rurale perfetta. E' cio' che salta all'occhio subito addentrandosi nelle campagne di "Pieve Rossa" (a pochi km da Bagnolo in Piano) e incontrando il complesso "Residenza Pieve Rossa + Ristorante Becco d'Oca".

Un complesso di casolari di campagna come dicevo, perfettamente ristrutturati, danno luogo ad una serie di appartamenti per medio-lunghe permanenze, di classe aggiungerei e il ristorante e' quello che abbiamo avuto il piacere di provare.
Nella ex stalla, che di stalla non ha piu' assolutamente nulla, colpisce subito il soffitto ampio-arcuato a sfondo bianco con fiori allucinogeni rossi. L'impatto e' forte, come forse la luce che domina ovunque, in ogni caso ben studiata.

6 (s-e-i) tavoli rotondi, ampi, gestiti con la consueta classe dal sommelier Andrea (ex Alti Spiriti Reggio Emilia).
Il tovagliato, posate, bicchieri denotano subito l'impostazione "alta" che si e' data al locale.
In attesa arriva un piatto rotondo satinato-canna di fucile spettacolare dove, nell'incavo interno riposa un polpo sbollentato semplice con germogli stile quelli che si fanno in casa con l'attrazzetura apposta (che solitamente mi si ammuffiscono tutti). Bello e simpaticamente buono.
Il resto del menu e' interessante, proposte lunghe da leggere quanto facili da apprezzare. Forse qualche accostamento da calibrare (nella pasta con la ricotta salata, la ricotta era TROPPO salata) ma ad esempio ci tornerei giusto per un secchio di quel baccala' tipo mantecato che ho preso per antipasto che mi e' piaciuto molto.
Di secondo la mia rana pescatrice (se non ricordo male) con scorzonera , che chiedo se si tratta di un tipo di tubero della famiglia degli "scorzoni" ehm...ok, ho fatto la figura dell' ignorante.
E' una radice, strana, "tipo" bambu'.
Questo secondo era buono ma la prossima volta proverei con il tonno che, ahime' , era terminato.

Dolci curatissimi e interessanti: uno con la saba ... non San Giacomo pero' ;-(

La lista vini e' divisa in nord-centro-sud, in modo che chi ha preferenze leghiste, si possa fermare alle prime pagine :-)
Colpisce, dei vini, il fatto che a fianco di prodottini spacciati dall'amico Paolo Bollicina-Batteria Casali (la famiglia dei Triple-A ad esempio), ci troviamo chenneso' anche Feudi di San Gregorio. Non saprei, non ce li vedo tanto assieme sulla stessa lista...
Abbiamo bevuto un pinot nero di Movia (Slovenia) che, nonostante la fastidioso presenza del legno, ha un frutto e una potenza degne di nota. Quasi sorprendente per un pinot nero (30 euro).

Totale sui 50 euri a cranio che, considerando anche l'incidenza del vino, rappresenta un buon rapporto qualita'/valore/scenografia/servizio. Certo non da tutti i giorni, pero' in quelle occasioni giuste ... ah! se siete proprio in una di quelle occasioni, parlate a bassa voce che l'effetto "trasmigrazione vocale" del soffitto arcuato e' pericolosissimo! :-)

mercoledì, febbraio 07, 2007

SushiLovers

Per gli amanti del Sushi (o di quello che ci viene cosi’ proposto). Inauguro la rubrica “sushilovers” dove inseriro’, sperando in contributi esterni, indicazioni su ristoranti a tema, provati in giro.

A San Francisco, grande comunita’ orientale: c’e’ China Town contraddistinta dalla tipica porta d’ingresso stile grande Muraglia. C’e’ il fantastico Museum of Asian Art imperdibile per chi passa di la’ (al giovedi’ e’ aperto fino alle 19,00 . mentre al MoMa, sempre giovedi', si entra gratis ), c’e’ infine un Japan Center che sembra veramente di entrare in un pezzo di Giappone, pieno di ristorantini giappostyle talmente tipici che ti aspetteresti di incontrare Mirko dei Beehive (a proposoito, beccatevi questa chicca)

Per rimanere in tema jappostyle, e per rimanere un minimo a posto con la coscenza dopo una magnaccia ("e' solo pesce!!"), si sono provati un po' di posticini:

1- OZUMO.

Allora, gia' uno che ti propone una "sake lounge" meriterbbe il nobel per la pace ...
Il locale e' fatto benissimo. Si "movimenta" con piu' livelli, subito un bar stile "american" con musica un po' altina, luce bassa, e possibilita' di fare un po' di p.r. anche in piedi, poi piu' verso l'interno, superato sulla destra la sake lounge, il ristorante "al banco" oppure la sala tradizionale con tavoli. E' grande, sempre pieno, ottimo segno per il pesce ... ci siamo seduti al banco, nelle abili, sapienti, saccenti, succulenti mani di Mr Jin, detto anche " facce sogna' ".

In sintesi ci siamo messi veramente nelle sue mani e abbiamo assaggiato cose come mai prima.
Tra tutte svettavano:
- polpa di riccio di mare .... vellutatamente buonissima (quella sulla sinistra sopra il limone)


- rolls pazzeschi, a descriverli ci voleva un quarto d'ora. Certo, non l'apoteosi del gusto in purezza, pero' qui l'abilita' era metterli assieme e farli stare benissimo (al gusto).

Insomma, esperienza entusiasmante, perfezionata da una lista di sake mai vista per varieta' e per dettaglio di descrizione.
"Quasi per errore" abbiamo preso il migliore (micca ci hanno detto, quelli dell staff, che era il piu' costoso!!), perlomeno si e' capito che quello che si beve di solito, sta al sake, come il ...nti sta al balsamico.

Il sake era il Masumi Sanka. Scatola e bottiglia portata a con tanto di dedica di Jin.

2- ISOBUNE SUSHI. Presso il Japan Center.
Una stanza caratterizzata dal bancone ovale, cuoco al centro, circondato da un piccolo fiume in cui navigano navi cariche di .... sushi appunto.
Quello che salta subito all'orecchio e' la musica, stile "unza-unza" che non c'entra un granche'.
Ti siedi al bancone, guardi il fiume con le barchette e scarichi nel tuo porticciolo i piattini che, a seconda del colore, costano ovviamente piu' o meno. Qualita' del riso, medio bassa. Pesce ... inzomma..
Risultato finale: fate due passi in piu' e andate al

3- MAKI (sempre al Japan Center appunto).
Piccolissimo, qualche tavolo dentro, e un paio "fuori".
Purtroppo, causa ritmi di lavoro stressantissimi (sono aperti qualcosa come dalle 14 alle 19, stop), stavano chiudendo. Pochi piatti, incluso un tempura fatto veramente bene, che dimostravano classe, freschezza del pesce ecc...
Da riprovare volentieri.

A tutti quelli che mi aiuteranno ad alimentare la rubrica SushiLovers, in omaggio un piatto di sushi emiliano (un roll di patata lessa con mortadella cruda da intingere nel lambrusco)