lunedì, luglio 30, 2007

ABMO (Aceto Balsamico di Modena) Story part 2

Come detto in precedenza, la storia dell'Aceto Balsamico di Modena non sembra essere terminata affatto con l'attribuzione della IGP (traguardo voluto da tutti e poi, una volta ottenuto, non va bene a nessuno...).
E' infatti notizia della settimana scorsa che i produttori di ABMO hanno scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio per chiedere la modifica di un elemento fondamentale e cioe' il fatto che l'uva da utilizzare non potesse derivare da ovunque ma solo dall'Emilia Romagna, in modo da tenere saldo il legame con il territorio ... vabbe' dai...

Ecco la lettera dei produttori (che possiamo trovare anche nel loro sito? Anche no) pubblicata sui maggiorni quotidiani nazionali, dopo che hanno impugnato davanti al TAR del Lazio la decisione della Commissione Europea per l'assegnazione dell' IGP.

E qui un commento da Il Sole 24 sull'intricata questione


... e chi ci capisce e' bravo (ovviamente facciamo gli ingenui facendo finta di non sapere che magari-forse c'e' qualche grosso produttore a cui l'IGP va bene cosi').

Al prossimo aggiornamento...

sabato, luglio 21, 2007

E a proposito di "Balsamico di ""Modena"", ecco qui come utilizzarlo

...e a proposito di Aceto "Balsamico" "di Modena", ecco qui alcuni consigli su come utilizzare quello super tipico e sicuramente super IGP, ma soprattutto super "aged" di Whole Foods Market che comunque amo tantissimo per via della loro catena di negozioni super Earth-Organic-Pace&Love-Friendly.


Tutti felici per l'annuncio dell'IGP all'Aceto Balsamico di Modena .... o quasi.

Gianni: FANTASTICO! E' stata riconosciuta l'IGP al Balsamico Industriale!
Pinotto: Meraviglioso! Allora vuol dire che le uve che utilizzano dovranno provenire solo dalle zone tipiche!
Gianni: Anche no...
Pinotto: Ah! Allora tutte le fasi di lavorazione dovranno almeno essere svolte nella zona di produzione tipica ...
Gianni: Mmmmh, anche no ...
Pinotto: E allora?
Gianni: Boh!


Dopo anni e anni di controversie, affermazioni, smentite, passi falsi, decisioni nazionali improbabili, sembra proprio che l'Unione Europea, abbia dato il via libera al riconoscimento della IGP all'Aceto Balsamico di Modena (quello che viene chiamato "l'industriale"), pubblicandone sulla Gazzetta Ufficiale Europea il relativo disciplinare.

Partendo dal presupposto che personalmente ero contrario a tale riconoscimento che, a mio parere, costituiva una sorta di presupposto di tipicità/storicità/qualità ad una categoria di prodotti nella quale vi rientravano ANCHE cose oscene e che quindi
1-avrebbero potuto vantare una serie di caratteristiche positive intrinseche all'IGP stessa
2-avrebbe aumentato la già abbondante confusione nella testa delle persone nel discernere tra la marea dei "Balsamici" e il Tradizionale, riducendone la distanza nell'immaginario dei consumatori.

Tanto per dirla tutta, un paio di anni fa era arrivata richiesta al nostro Consorzio di avvallare la domanda di IGP attraverso un documento ufficiale da allegare alla domanda, una sorta di nulla osta che avrebbe sostenuto la domanda stessa.
Io (e forse un altro produttore) ero l'unico non favorevole (e mi sono voluto assicurare che tale parere fosse stato messo a verbale!)

A quanto pare pero' , la diversità d'opinioni può ANCHE investire i produttori del Balsamico di Modena industriale che, sempre per fare chiarezza, sono riuniti in 3 (t-r-e) enti/consorzi/associazioni ...

Date un'occhiata qui

Per precisare, il contrasto che c'è tra i produttori dell'Industriale è SIA riferito al fatto di volere o meno la IGP (che se FORMALMENTE dovrebbe limitare la libertà di produzione, dettando una serie di criteri di qualità e provenienza della materia prima, limitazione geografica di produzione e/o imbottigliamento, parametri chimico-fisici e di qualità, ecc... DI FATTO leggiamo sopra che cmq non è così), CHE al contenuto del disciplinare.

IN SOSTANZA PENSO QUESTO: l'IGP, che dovrebbe gettare presupposti produttivi di qualità, se configurata attraverso un disciplinare di produzione a maglie larghissime (imbottigliamento ovunque nel mondo, uve provenienti anche dalla luna, ecc.. ), di fatto perde la sua funzione essenziale e rimane un bollino con l'unico effetto di dare un'apparente tutela qualitativa e accorciare le distanze, nella testa del cliente, con il Tradizionale .

Questo, per onore di cronaca, anche se:
a- cosa sono e la differenza tra DOP, IGP, STG ecc... è nota a percentuali bassissime di popolazione (quindi, in teoria, il problema non si pone ... ) anche se tali concetti rientrano sempre piu' tra gli "argomenti commerciali" (come vedremo in un post che dovevo gia' postare ma poi non ce l'ho fatta....)
b- non ricordo ma c'era un'altra precisazione delle precisazioni

In ogni caso stay tuned, perchè la telenovela non è di certo finita così :-)

domenica, luglio 15, 2007

Per tutti quelli che ...

... quando fanno un paio di flessioni si sentono super tonici e in forma, suggerisco un po' di "Street Training" (Sabato pomeriggio a Columbus Circle questi giovani fanciulli si ritrovano per sgranchirsi un po' le gambe)




oppure



oppure

sabato, luglio 14, 2007

La leggenda (buona) di Balducci's


Di certo non si puo' dire che New York non consenta di risparmiare.
Lo stesso identico prodotto, Cavalli Tradizionale bollino Oro che da Dean & Deluca era a 255.00 UsD, da Balducci's lo troviamo a 149.99 UsD.

I casi sono due: o il privilegio di uscire da Dean & Deluca con relativa borsa personalizzata potremmo valutarlo attorno ai 105 Dollari; oppure gli 80 anni indicati in etichetta sono veri e quindi e' giusto pagarlo di piu' (leggenda delle leggende)

venerdì, luglio 13, 2007

Le leggende di Dean & DeLuca


A parte che per fare una foto cosi' si rischia un calcio nel retro dal muscoloso buttafuori di colore di Dean & Deluca (che invece mi ha solo gentilmente fatto notare che non si poteva), apprendo sempre con grande piacere che riguardo al Balsamico si puo' dire di tutto e di piu', tanto chi e' che puo' smentirlo?

Va bene tutto, "va bene" il prezzo di 255 UsD (considerando il rapporto Euro/Dollaro mi aspettavo peggio), "va bene" l'invecchiamento di 80 anni (aaaleee!) ma che anche questo venga da Modena, anche no!

Formaggio Kitchen


Per chi si dovesse trovare dalle parti di Essex St., esattamente al numero 120, consiglio un piccolo negozietto dentro un piccolo mercato coperto (l'anno scorso era un po' Shangai style, ora l'hanno "rinfrescato" e messo in ordine ed e' carino) chiamato "Formaggio Essex", che fa poi parte della famiglia di Formaggio Kitchen.

Lo gestisce Maximillian che ha vissuto in Francia e viene di frequente in Italia per conoscere i produttori dei formaggi che tiene.

Interessante anche la selezione dello "scatolame"

e dei condimenti tra i quli spunta, manco a dirlo ... ;-)

mercoledì, luglio 11, 2007

NY Fancy Food Show ... e' gia' ora di smontare

E' passata in un baleno, quasi piu' del solito, questa edizione del Summer Fancy Food Show. Manco fatto in tempo a vuotare la valigia della merce da esporre, dato che il corriere si era trattenuto quella spedita per l'allestimento,

(ovviamente la roba da vestire era tutta già indossata, 5 camicie, 12 mutande e 16 calzini come il grande Fantozzi insegna) che e' gia' tempo di sbaraccare...

Non e' che poi si sia visto granche' di nuovo, anche perche' solo 6 mesi fa eravamo all'edizione invernale della fiera e, a parte la mitica "Pasta Express" presentata da La Piana (complimenti per tenere alta la tradizione italiana!) che cuoce in forno a micronde in 3-4 minuti, non si sono potute apprezzare novita' sconvolgenti.

L'uso della lingua italiana anche laddove non c'entra una mazza, e' ormai un dato di fatto, principio esteso anche all'italian life-style (a volte con qualche risultato di dubbio gusto)


Non ho ancora visto molto sviluppato il filone "pro-biotico", anche se c'e' da dire che gli americani sono stati i primi a mettere il turbo agli alimenti, aggiungendo vitamine ecc... e, attualmente, spingono molto sull'oranic (biologico).
A quanto pare, senza passare dal concetto "territorio" che forse costituisce un argomento senza una particolare attrattiva nella cultura d'oltreoceano.


Certo che, considerando che GIA' tutti sapori si stanno spostando verso il dolce, fomentare una "rivolta dolce" mi sembra un po' esagerato!! :-)

sabato, luglio 07, 2007

martedì, luglio 03, 2007

Le torte di una volta 1: Torta verde di Nonno Ermes

Il pranzo dei "Torelli", gioiosamente ritrovatisi ormai un mese fa in acetaia, ha sfornato, grazie alla geniale idea della Luisa (la Filini della situazione), una serie di chicche che solo in certi momenti come questi possono venire fuori con grande emozione.

Compito di ogni nucleo famigliare, tra gli altri, era quello di portare una "torta di una volta" con relativa ricetta.
Non potevo ovviamente perdermi un'occasione del genere.

E via con la prima!

TORTA VERDE DI NONNO ERMES



PASTA:
farina 250 g
zucchero 80 g
burro 80 g
tuorli d'uovo 2
la buccia grattugiata di mezzo limone
1 cucchiaio di lievito

RIPIENO:
mandorle sbucciate, nocciole e noci di Nonno Ermes 200 g
bietole di Nonno Ermes 100 g
zucchero 200 g
uova 3
la buccia grattugiata di mezzo limone
1 bicchiere di sassolino

PREPARAZIONE:
Impastare gli ingredienti della pasta, avvolgerla in carta da forno e lasciarla riposare per un'ora.
Lessare le bietole, strizzarle bene, tritarle finemente con le noci, nocciole e mandorle, unire lo zucchero, i tre tuorli d'uovo, la scorza grattugiata del limone, il sassolino ed infine incorporare gli albumi montati a neve.
Ungere una tortiera con il burro, infarinare, stendervi la pasta frolla, tenendo i bordi un po' alti, versarvi il ripieno, livellare e cuocere a temperatura moderata per 35 minuti.

Chi la fa e mi manda una foto gli regalo una confezione di Cioccolatini!!!


ps: per questioni di privacy non ho potuto mettere l'indirizzo del Nonno Ermes al fine di reperire gli ingredienti personali.
Il risultato cambia ma e' tuttosommato accettabile con ingredienti anonimi ;-)

lunedì, luglio 02, 2007

La performance di Napo

Ebbene si, non poteva mancare la performance finale che Napo ha regalato ai suoi ospiti a notte fonda...

Si tratta di 8 spezzoni. Metto solo il primo giusto per dare il via alla presentazione.

Ah! Lui e' quello a destra con gilet e camicia bianca, un po' nascosto dietro il fratello che devo dire regala notevoli emozioni.

Da notare il padre che, tenerissimo, balzella da una parte all'altra e non ci sta piu' dentro :-)





Per gli altri, seguite i link e buon divertimento.

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