sabato, gennaio 10, 2009

Incontrando Nicolas Joly 2. La MEGA degustazione di vini biodinamici


"La verità diventa un mercato"



Che altro aggiungere ad una frase come questa di Joly con la quale ha aperto l'infinita giornata di degustazione?

Il riferimento è relativo all'attenzione che da qualche tempo si sta alzando nei confronti della Biodinamica. Affermazione che trovo dotata di una giusta dose di amara-ironia-sarcastica.

Non vorrà dire niente, ma se al seminario era presente un buyer di Metro, qualcosa si "sta muovendo".

In realtà la mattina è iniziata con un approfondimento sui pianeti, galassia e legami al sistema solare e sistema stellare poi, verso le 10,30 ci siamo trasferiti nel vicino Agriturismo "Il Balcone sulle Langhe" (che tra l'altro dispone di camere carinissime, anche se il link non funziona) per dare inizio alle danze.

Innanzitutto un grazie e complimenti alla relatrice della giornata, Laura Zini che, da Reggio Emilia (!!) ha tenuto testa con professionalità e competenza ad una delle più lunghe degustazioni alla quale io abbia mai partecipato. Praticamente 11 ore con pausa pranzo di un'ora.

Diciamo che, per oggi, la nostra razione quotidiana di polifenoli l'abbiamo assunta :)



26 i vini, praticamente tutti biodinamici, quelli assaggiati (più altri aperti "didatticamente" durante pranzo/cena)

Qualcuno memorabile, molti sorprendenti, tutti (tranne uno a mio parere) semplicemente veri.


Qui un primo elenco che man mano riempiro' con le impressioni della degustazione (scusate imperfezioni in nomi di aziende/vino):

BIANCHI

1- Champagne Leclapart - L'Apotre (degorg. 2007)
2- Pigato di Riviera Ligure di Ponente Selvadolce - Rucantu' 2007
3- Gavi La Raja - Pisè -2007
4- Tenuta di Valgiano - Palistorti bianco 2007
5- Cortese Cascina degli Ulivi - Filagnotti 2006
6- Riesling Sonnenburg - Binner 2005
7- Clos de Rouge Gorge Languedoc Rousillon 2005
8- Trebbiano d'Abruzzo Emidio Pepe 2006
9- Trebbiano d'Abruzzo Emidio Pepe 2005
10- Coulée de Serrant 2006 manco a dirlo...
11- Cortese Cascina degli Ulivi - Montemarino 2001

ROSSI

12- Grignolino monferrato casalese Tenuta Migliavacca 2007
13- Merlot Massiero - Verdugo 2007
14- Dolcetto d'Alba Giorgio Barovero 2007
15- Barbera d'Asti I tre Poggi 2006
16- Busattina Terre Eteree 2006
17- Dolcetto Dogliani San Fereolo (Nicoletta Bocca) 2005
18- Fattoria Bacchereto Terre a Mano 2005
19- Fattoria Castellina - Daino Bianco 2005
20- Barbera del Monferrato Tenuta Migliavacca 2003
21- Bordeaux Chateau Lepuy 2003
22- Tempranillo Ego Primus 2003
23- Tempranillo Ego Primus 2000
24- Moscato Bera Vittorio 2005
25- Stéphane Tissot Spirale 2004
26- Porto Fonseca

... il racconto prosegue.

Qui il primo giorno.

5 commenti:

Sandra ha detto...

Averlo saputo per tempo si poteva fare una capatina! :)
Non male la tua giornata, direi che ti invidiooooooo..
Ora mi studio tutti i vinelli da te assaggiati.. §:-)
Muy buenas noche!
Sandra aka untoccodizenzero

Andrea Bezzecchi ha detto...

Magari fossi venuta! E' stato fantastico. Anche per l'atmosfera li' a Cissone con qualche metro di neve :)

Alcuni "noti" ed altri invece al primo imbottigliamento da tenere assolutamente d'occhio.
"Con Calma" metto vino per vino le mie impressioni.

Ciaooo!!

Felipegonzales ha detto...

Pero', che full immersion.
Io ho assaggiato un solo vino biologico in centro a Parma ma sono rimasto perplesso...

Andrea Bezzecchi ha detto...

@Felipegonzales: io penso che indipendentemente dal biologico/biodinamico, se il vino e' "vero" (no lieviti, no chimica in vigneto e cantina ecc...) assume una "forma" che necessita un approccio diverso da quelli che abbiamo bevuto finora.

Poi cmq il fatto che sia bio* non e' assolutamente detto che debba essere per forza buono!

Ti ricordi cos'era e perche' ti aveva lasciato perplesso?

ciao!
a.

Felipegonzales ha detto...

Era un vino biodinamico, per la precisione. Un bianco con un colore ambrato, leggermente torbido.
Ricordava il vino fatto in casa, del nonno. Nonostante il profumo fosse particolare, con qualche accenno tipo botritizzato, al palato, a mio parere, non era equilibrato, troppo pungente, per niente fruttato.
So che da questi vini non ci si deve aspettare di trovare uno chardonnay, ma anche il palato vuole la sua parte.
Noto comunque che la dicitura "Contiene Solfiti" non e' sufficiente, occorrerebbe la misura esatta.
Ho scoperto una rivista carina, leggi il post sul mio blog, ciao.