sabato, dicembre 09, 2006
Wine Spectator e il cibo
Scartabellando qua' e la' ritrovo wine spectator di settembre, preso negli Usa, tenuto da parte per il semplice fatto che, come raramentissimamente avviene, prende in considerazione con un'ampia rassegna la questione "food".
Ebbene, analizzando le principali cucine del globo, non poteva non considerare quella italiana ...
E nella cucina italiana, chi e' il resupremoinsuperabileinfinto? :-)
Eh gia', proprio lui.
Vediamo un po' qual'e' il mesaggio Balsamico di una delle piu' influenti riviste del settore (anche se specifica su vino).
"... True Balsamic Vinegar - aceto Balsamico Tradizionale, balsamico for short - isn't really vinegar. It's a superconcentrated, intensely flavored condiment... "
isn't vinegar? it's a condiment? DIECI E LODE!!!
"... condiment that is aged, sometimes more than a century ... "
Vabbe' dai non esageriamo
" ... and costs hundreds of dollars for a 100 ml bottle, far cry from industriale, or commercial, balsamic vinegar that can sell for as little as $3 a bottle"
Un pannolino per favore :-)
"Balsamico starts with the juice of grapes, primarily Trebbiano, simmered to concentrate the flavors and caramelize the sugar. Once cooled, it ferments, then goes through acetification the same way vinegar does."
Bravi!
"... Controlled under Italy's Denominazione di Origine Controllata (DOC) ... "
Az'! Nessuno e' perfetto! E' DOP
"... balsamico may only be made in the provinces of Modena and Reggio, in the region of Emilia-Romagna, in order to be labeled Tradizionale"
Az', bravi comunque.
"In Modena, vecchio (old) balsamico must be at least we 12 years old, extra vecchio at least 25"
9! (se dicevano "affinato" al posto di "vecchio" era da 10 e lode)
"In Reggio, Tradizionale, qualita' superiore and extra vecchio are the ascending levels of quality".
Attenzione! Scatta il rimando a settembre (anzi, il debito formativo)
"In recent years, there has been a rise in artisanal, or "condiment quality", balsamico."
Bravi, aggiornati.
"Because these don't go through the DOC certification process, their quality can vary widely".
L'articolo finisce poi con alcuni consigli d'uitilizzo.
Comunque bravi. Scommetto che alcune riviste italiane non hanno le idee cosi' chiare. Guardero'...
E per finire, la mail di complimenti con due piccole precisazioni che ho inviato a Wine Spectator.
Vediamo se rispondono.
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