Domenica, quarto giorno di fiera, uscire dallo stand non se ne parla, abbiato attivato un servizio di catetari per le urgenze fisiologiche.
Tuttavia, abbiamo ancora fiato e testa per decretare il vincitore del grande premio "Oggetto dell'anno" .... and the winner is ..... "the jam session!"
Opera prima della food designer Renza Calabrese che, visto la notorieta' e il successo derivante dal Salone e in particolare da questo post, non verra' pagata, anzi, e' gia' tanto che non le si chieda una mancetta ;-)
Ecco gli scatti dell'Oggetto dell'anno: lastra di marmo tagliata al laser con vaschette per i prodotti in degustazione. Shpetacolo!
martedì, ottobre 31, 2006
lunedì, ottobre 30, 2006
Live from Salone del Gusto ... giorno 3. Iced Cream Night
Cioe', ne avevo talmente tanto sentito parlare che non si poteva assolutamente mancare l'appuntamento con GROM, gelateria di qualita' altizzima, che ora si sta replicando in giro per l'Italia, con un nome che sembra piu' un folletto della saga del .... degli anelli, che una fucina di sperimentazioni gelatose.
Ho provato un Pinoli di Pisa e Pistacchio di Bronte. Pinoli di Pisa, il sapore era troppo delicato, il Pistacchio era da semi-svenimento. Su tutto svetta la cremosita', i micro cristalli di ghiaccio sono pressoche' inesistenti, un vellutino....
Ecco i gusti del mese, peccato che non si legga la specifica che e' quella che fa la differenza. Dovro' tornarci per rifare la foto.
Ho provato un Pinoli di Pisa e Pistacchio di Bronte. Pinoli di Pisa, il sapore era troppo delicato, il Pistacchio era da semi-svenimento. Su tutto svetta la cremosita', i micro cristalli di ghiaccio sono pressoche' inesistenti, un vellutino....
Ecco i gusti del mese, peccato che non si legga la specifica che e' quella che fa la differenza. Dovro' tornarci per rifare la foto.
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Live from qui e la'
Live from Salone del Gusto ... giorno 3. Slow Night
Come se non bastasse il gia' provante tour de force del Salone, l'organizzazione di quest'anno ha previsto una notte bianca in giro per Torino. Bella, sia Torino che la sua notte "Slow". Un paio di palchi sono stati animati da gruppi a rotazione tra i quali, per rimanere in tema con il tema del Salone, da diverse parti del mondo. Musica biodiversa insomma. Un paio di drink e poi a letto, che si va subito nel mondo dei sogni, anche se i kaipiroska non sono camomilla.
Durante
E dopo .... ssshhhh!!!! che tutti fanno la nanna!
Durante
E dopo .... ssshhhh!!!! che tutti fanno la nanna!
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Live from qui e la'
sabato, ottobre 28, 2006
Live from Salone del Gusto ... giorno 3. Cosa si mangia?
Stasera pseudo cena al ristorante "Terra Promessa", spazio gestito da una locanda piacentina (se non sbaglio) e a rotazione chef bravi.
La compagnia e' buona: Luigi del Ristorante "La mongolfiera dei sodi" di Erbusco (sgnammete!), Antonio Tombolini, sempre polemico e caustico ;-) pippo e morosa, robbe' liberati e morosa.
I vini sono quelli delle "Triple A" (very good and healthy!) le creazioni spaziano dal territorio a cose medio creative in bicchierini di plastica. Meno healthy ma buono lo stesso.
Crema di zucca con colatura di alici...so gooood!
Crema di non ricordo (forse carciofo) con non ricordo. Anche no!
La compagnia e' buona: Luigi del Ristorante "La mongolfiera dei sodi" di Erbusco (sgnammete!), Antonio Tombolini, sempre polemico e caustico ;-) pippo e morosa, robbe' liberati e morosa.
I vini sono quelli delle "Triple A" (very good and healthy!) le creazioni spaziano dal territorio a cose medio creative in bicchierini di plastica. Meno healthy ma buono lo stesso.
Crema di zucca con colatura di alici...so gooood!
Crema di non ricordo (forse carciofo) con non ricordo. Anche no!
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Live from qui e la'
Live from Salone del Gusto ... giorno 3. Ce la possiamo fare.
In estrema diretta, dal punto wi-fi dello stand V18, posto una foto scattata dalle trincee di combattimento.
L’afflusso e’ grande. Oggi a naso abbiamo toccato il miGlione di presenze.
Siamo nel padiglione 3, quello dei presidi.
Ah! I presidi, questo strano meccanismo per il quale se hai un prodotto in estinzione, lo puoi salvare dall’inferno grazie a Slow food che te lo promuove, magari ti trova canali commerciali ecc… cosa? No dai! No, non e’ vero, cioe’, si, qualcosina si paga ma non tanto, un po’, vabbe’ dai, tantino si’ pero’ ne vale la pena … vuoi mettere salvare:
- il cappone di Morozzo?
- La Paletta di Coggiola?
- La Tinca gobba dorata del pianalto di poirino?
- I Fagioli di badalucco, Conio e Pigna?
- Il Biroldo della Garfagnana?
- La Cucina dei Goym nelle citta’ del Tufo?
- La Lenticchia di Ustica?
- La Fagiolina del Lago Trasimeno?
- Il Pezzente della montagna materana?
- La Pompia?
Ecc …
Eh beh, allora si. ☺
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Live from qui e la'
venerdì, ottobre 27, 2006
Live from Salone del Gusto ... giorno 2
Ma chi ti incontro, li' che mi parla con il m i t t i c o Riccardo Felicetti, nella stand di Cibiveri? (cioe' il nostro, padiglione 3 stand R68 per chi si fosse dimenticato)
Quinn! Bob Quinn!
L'agente segreto QK-77 ...
Detto anche, Mr Kamut. Che emosione!
Quinn! Bob Quinn!
L'agente segreto QK-77 ...
Detto anche, Mr Kamut. Che emosione!
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Live from qui e la'
giovedì, ottobre 26, 2006
Live from Salone del Gusto … porte aperte al Lingotto!
Putroppo non rende perche’ non si vede la coda che prosegue fino al sestriere, comunque si salvi chi puo’, l’invasione sta iniziando …
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Live from qui e la'
mercoledì, ottobre 25, 2006
Salone del Gusto ... the day before
Per la serie “Live from Salone del Gusto” le immagini dal salone del gusto il giorno pre-apertura, quando cioe’ le macchine girano libere per le corsie e tutti sono in tuta o pigiama ad allestire gli stand.
La quiete prima della tempesta …
La quiete prima della tempesta …
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Live from qui e la'
martedì, ottobre 24, 2006
Baldoria a San Secondo
Forte affluenza di pubblico, in gran parte operatori, alla manifestazione che si tiene ogni anno nella Rocca dei Rossi a San Secondo Parmense. L'ambiente e' bellissimo, la robina che c'e' in degustazione e' fantasmagorica, cosa volere di piu'?
Ero presente ai blocchi di partenza con gli amici di Real Group che, chiusi in una stanza, facevano anche assaggiare per la prima volta le ostriche che incominceranno a distribuire, per il momento su un'area ristretta e poi ... all over the world!
Le foto sono ad opera di Pier, che mi e' gentilmente venuto a salutare. Piccolo spuntino incluso, tipo salmone selvaggio affumicato e birra artigianale, un cotto di patanegra e un whisky torbato di qualche decina d'anni (???), pane lardo e confettura di peperoni con bellavista e via cosi', con questi abbinamenti random...
posto spettacolare eh!?
Meraviglia! :-)
Ero presente ai blocchi di partenza con gli amici di Real Group che, chiusi in una stanza, facevano anche assaggiare per la prima volta le ostriche che incominceranno a distribuire, per il momento su un'area ristretta e poi ... all over the world!
Le foto sono ad opera di Pier, che mi e' gentilmente venuto a salutare. Piccolo spuntino incluso, tipo salmone selvaggio affumicato e birra artigianale, un cotto di patanegra e un whisky torbato di qualche decina d'anni (???), pane lardo e confettura di peperoni con bellavista e via cosi', con questi abbinamenti random...
posto spettacolare eh!?
Meraviglia! :-)
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Resume' il consomme'
domenica, ottobre 22, 2006
DiPaloInAcetaia!!!
Scusate l'agitazione ma queste sono cose che succedono assai di rado.
Lui, il mitico Lou(igi) Di Palo, quella terza generazione di bottega-famiglia a Little Italy a New York (quando le trovo posto le foto storiche, un bijoux), quella persona che se gli chiedi qualcosa sul Parmigiano, piuttosto che sulla pasta, piuttosto che sull'olio, piuttosto che sul Balsamico ecc... ti srotola conoscenze infinite e approfondite ... il foodopinionist piu' referenziato ed affidabile d'America, ebbene, proprio lui ha fatto visita all'Acetaia San Giacomo, seguito dal figlio Sam e dall'amico giornalista-scrittore Sean Wilsey (che ci regalera' grandi emozioni...)
Allora, a parte la visita alla produzione, a parte il simpatico pranzo in compagnia, a parte le chiacchere competenti e piacevoli ... e' stata l'occasione per varare la batteria adottata piu' internazionale in assoluto. La Di Palo's Battery.
Con tanto di data e firma.
Sono commosso.
Arrivederci Lou ... ci manchi gia' :-)
Lui, il mitico Lou(igi) Di Palo, quella terza generazione di bottega-famiglia a Little Italy a New York (quando le trovo posto le foto storiche, un bijoux), quella persona che se gli chiedi qualcosa sul Parmigiano, piuttosto che sulla pasta, piuttosto che sull'olio, piuttosto che sul Balsamico ecc... ti srotola conoscenze infinite e approfondite ... il foodopinionist piu' referenziato ed affidabile d'America, ebbene, proprio lui ha fatto visita all'Acetaia San Giacomo, seguito dal figlio Sam e dall'amico giornalista-scrittore Sean Wilsey (che ci regalera' grandi emozioni...)
Allora, a parte la visita alla produzione, a parte il simpatico pranzo in compagnia, a parte le chiacchere competenti e piacevoli ... e' stata l'occasione per varare la batteria adottata piu' internazionale in assoluto. La Di Palo's Battery.
Con tanto di data e firma.
Sono commosso.
Arrivederci Lou ... ci manchi gia' :-)
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Resume' il consomme'
giovedì, ottobre 19, 2006
La bufala dopata!
In ritardo di qualche settimana sulla notizia ufficiale, riporto anch'io la notizia delle (mozzarelle di) bufale, dopate.
Copio e incollo09/10/2006 Sequestro di Bufale Dopate
L'operazione dei carabinieri a Caserta: sigilli a nove allevamenti. Farmaci illeciti per aumentare la produzione del latte per mozzarelle. Il traffico gestito dai clan della camorra
Se vuoi saperne di piu'...
E le nostre vacche come stanno? Vi giuro che da domani incomincio un'indagine conoscitiva...
Copio e incollo
Se vuoi saperne di piu'...
E le nostre vacche come stanno? Vi giuro che da domani incomincio un'indagine conoscitiva...
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News dal gustomondo
domenica, ottobre 15, 2006
Micca ci dimenticheremo del Rigoletto eh!?!?
No perche' anche quest'anno si e' ri-piazzato primo assoluto in Provincia, tra i migliori in Regione cosi' come in Italia. Questo secondo le guide, di cui non riporto il voto perche' non ci interessa ... (vero?!?), ma ANCHE secondo il nostro modestissimo parere e' in infinita crescita qualitativa.
Tra l'altro ieri eravamo con fotografo ed art director vari per un po' di scatti a piatti con il (nostro) Balsamico. Dunque, provo a ricordarmi velocemente cosa ci ha regalato, in attesa che le immagini siano pronte.
1- tartare di salmone tra due "miniscaloppine" di cappesante, cucchiaino di ceramica con un gelato alla rapa rossa, a lato, tre strisce regolari di mandorle tritate, non ricordo e il nostro balsamico.
2-Mortadella in 3 modi: millefoglie di mortadella farcite con crema di zucca, su un lettino di crema di patate Bologna, un cilindro di mortadella con un buco ripieno di Gelatina di Balsamico, un bicchierino con spuma di Parmigiano (da serata d'inverno sul divano davanti alla tv), e una tazza con cappelletti di mortadella in una crema di pistacchi. Ma vieni!
3-(pauroso) base quadrata di pasta sable' (? questa la devo rivedere) con crema mou dove si ergevano simpaticissimi e freschissimi lamponi ripieni (ripeto, ripieni) di condimento san giacomo ... va beh dai ...
Bene, bravi, bis, si dai!
E dato che non si finisce mai d'imparare, ho anche visto che posticino ha quel bravo ragazzo di Michel Bras ... regardez ici.
Rigoletto
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Santi Subito
sabato, ottobre 14, 2006
Serate in Acetaia. 13 ottobre: il Pesce.
Allora, foto dei piatti non ce ne sono. Sia per evitare spionaggio industriale, sia perche' ero troppo teso per pensare di fare foto.
In compenso ci sono un paio di scatti delle opere del buon LorenSo (Lorenzo Bonetti) che hanno arricchito la serata con un tocco artistico.
La visione delle immagini e' sconsigliata ad un pubblico indifferente al "gesto artistico", esasperato dall'ambientazione "meditativa" dell'acetaia, e non in grado di apprezzare cio' che va aldila' dei normali stereotipi di bellezza (frase consigliata da Vittorio Sgarbi).
Relativamente al cibo, abbiamo accolto gli ospiti sotto il porticato con qualche crostino di pate' di Capperi di Pantelleria, o crema di tartufi bianchi , irrorando le assetate papille con bollicine da un Magnum di Perrier Jouet, gentilmente offerto da Domiziana (grazie!), a sedere, rigorosamente nella stalla per riscoprire le nostre tradizioni, abbiamo proseguito con crudita' di mare e carpacci. Un bel risottone hai poi dato il colpo di grazia, non senza aver stupito con il dolce che, per coerenza estrema, era anche quello a base di pesce. Una mousse di baccala', con scorzetta di arancia candita e polvere di caffe'. Talmente avanti che molti hanno pensato che si ricominciasse con i secondi e hanno chiesto polenta per l'abbinamento.
Le chiacchere di nuovo fuori, con chi si fumava il sigaro, hanno concluso la piacevole serata, mentre nuovi amici scoprivano per la prima volta "La Bottega del Gatto M" definita, attenzione, "una gioielleria" .... uella!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato! E alla prossima, con la degustazione di chianina e sigari!
In compenso ci sono un paio di scatti delle opere del buon LorenSo (Lorenzo Bonetti) che hanno arricchito la serata con un tocco artistico.
La visione delle immagini e' sconsigliata ad un pubblico indifferente al "gesto artistico", esasperato dall'ambientazione "meditativa" dell'acetaia, e non in grado di apprezzare cio' che va aldila' dei normali stereotipi di bellezza (frase consigliata da Vittorio Sgarbi).
Relativamente al cibo, abbiamo accolto gli ospiti sotto il porticato con qualche crostino di pate' di Capperi di Pantelleria, o crema di tartufi bianchi , irrorando le assetate papille con bollicine da un Magnum di Perrier Jouet, gentilmente offerto da Domiziana (grazie!), a sedere, rigorosamente nella stalla per riscoprire le nostre tradizioni, abbiamo proseguito con crudita' di mare e carpacci. Un bel risottone hai poi dato il colpo di grazia, non senza aver stupito con il dolce che, per coerenza estrema, era anche quello a base di pesce. Una mousse di baccala', con scorzetta di arancia candita e polvere di caffe'. Talmente avanti che molti hanno pensato che si ricominciasse con i secondi e hanno chiesto polenta per l'abbinamento.
Le chiacchere di nuovo fuori, con chi si fumava il sigaro, hanno concluso la piacevole serata, mentre nuovi amici scoprivano per la prima volta "La Bottega del Gatto M" definita, attenzione, "una gioielleria" .... uella!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato! E alla prossima, con la degustazione di chianina e sigari!
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Resume' il consomme'
Hai presente la Nebbia?
No perche' se per caso non l'hai presente, ti volevo avvertire che sta giusto giusto arrivando...
in Acetaia si conoscono anche personaggi di questa caratura...
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Machissenfre'
martedì, ottobre 10, 2006
Ma chi sara' mai ... ? Il Casaro piu' figo del comprensorio?
Per la serie: "soloWalter" ecco a voi cheesemachine....*
lo trovate qui www.parmigianoreggianocastellazzo.it
Noto per il suo formaggio dolce dolce, il Castellazzo e' il Caseificio, l'unico ormai rimasto da almeno 4 a mia memoria nel paese di Campagnola. 100 anni di storia e non sentirli, con un presidente che si merita pure una poesia dialettale (che pubblico appena rientro in possesso del libro).
E' a un tiro di schioppo dalla mitica Olma di Campagnola , si, proprio lei ... gia' vista da qualche parte eh?
Simboli centenari in un paesino della Bassa Reggiana ... mica bau bau micio micio.
*foto gentilmente rubata a Pippo.
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Santi Subito
lunedì, ottobre 09, 2006
Visto mai "Nuvole fritte?"
Ricevo oggi un presente graditissimo: il libro "Nuvole Fritte".
Lo apro e c'e' pure una dedica ... "Dedicato ad Andrea Maestro di delizie Balsamiche" ... e una lacrima di commozione, rigorosamente fritta, mi segna il viso.
Rapida scorsa all'indice e alla fine una tabella riassuntiva comparata degli ingredienti e delle ricette delle varie arzdore ... Tradizione-analitica: un sogno
Ringrazio di cuore l'autore, Emilio Maestri che a mia insaputa gia' ha visitato l'Acetaia in Via Verdi, "nella casa anni '70".
Grazie! L'aspetto in Strada Pennella ... e gli dedico la foto di una di quelle nuvole che qui in Acetaia vanno tanto di moda ...
Libro: Nuvole Fritte - Emilio Maestri - Briciole di Neve Ed. - 115 pagg - 16,50 Euro
Lo apro e c'e' pure una dedica ... "Dedicato ad Andrea Maestro di delizie Balsamiche" ... e una lacrima di commozione, rigorosamente fritta, mi segna il viso.
Rapida scorsa all'indice e alla fine una tabella riassuntiva comparata degli ingredienti e delle ricette delle varie arzdore ... Tradizione-analitica: un sogno
Ringrazio di cuore l'autore, Emilio Maestri che a mia insaputa gia' ha visitato l'Acetaia in Via Verdi, "nella casa anni '70".
Grazie! L'aspetto in Strada Pennella ... e gli dedico la foto di una di quelle nuvole che qui in Acetaia vanno tanto di moda ...
Libro: Nuvole Fritte - Emilio Maestri - Briciole di Neve Ed. - 115 pagg - 16,50 Euro
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Ego-section
sabato, ottobre 07, 2006
venerdì, ottobre 06, 2006
Continuano i raggi UVA
Ecco la Signora Oliva. Un po' scarsa di zucchero, 15 gradini
Ha un po' la faccia proprio da oliva
Ed ora il Signor Salamino, un po' da vicino .... sui 17,5 gradi abbondanti
Ha un po' la faccia proprio da oliva
Ed ora il Signor Salamino, un po' da vicino .... sui 17,5 gradi abbondanti
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Live from terroir
giovedì, ottobre 05, 2006
Raggi U V A!
E per chi e' curioso di com'e' l'uva quest'anno, vi presento ...
... il Signor Marani!
Contenuto zuccherino, 16,5 gradi Babo circa
Ed ora il Signor Gentile ... Malbo Gentile...
Siamo sui 17 gradi abbondanti ...
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Live from terroir
domenica, ottobre 01, 2006
Il terrore delle strade d'autunno
Ricordo ancora quando, a dieci minuti dal suono della campanella che segnalava l'inizio delle lezioni, mettevo in moto la macchina davanti a casa. Tanto era il tempo che, in condizioni perfette di tempo/traffico/salute/sonno/luce/macchina dividevano Campagnola da Correggio, Istituto Einaudi.
Molto spesso ce la facevo, la Uno color carta da zucchero soffriva da impazzire ma alla fine faceva il suo lavoro. In confronto, Sòchmaker era un pivello.
Tutto bene di solito, tranne che in settembre, quando le strade d'autunno erano costellate dalle piu' terrificanti macchine macchine mai create ... i trattori dell'uva!
Incontrarli sul proprio percorso significava dover ridurre la velocita' di almeno 2/3, staccando al limite dal rimorchio, rischiando di andare a mostare l'uva anzitempo.
Un incontro di questo tipo garantiva un ritardo medio ponderato di 4, 32 secondi. Ancora giustificabile a voce.
Con due trattori in successione, si doveva spendere una giustificazione scritta
L'incontro della colonna dei rimorchi in attesa per entrare in cantina ... tanto valeva tornare a casa.
Oggi, nel 2066, il terrore si ripropone cosi'
Non piu' un rimorchio semplice ma abbastanza tecnologico, quasi carenato. Si nota a destra una specie di alettone/spoiler laterale, montato sicuramente per dare aderenza al mezzo durante le alte velocita'.
E invece no.
Ma allora la domanda sorge spontanea: ma perche' continuano sempre a fare i 20 km/h anche dopo 15 anni? Non possono mandare l'uva alla cantina via mail?
Molto spesso ce la facevo, la Uno color carta da zucchero soffriva da impazzire ma alla fine faceva il suo lavoro. In confronto, Sòchmaker era un pivello.
Tutto bene di solito, tranne che in settembre, quando le strade d'autunno erano costellate dalle piu' terrificanti macchine macchine mai create ... i trattori dell'uva!
Incontrarli sul proprio percorso significava dover ridurre la velocita' di almeno 2/3, staccando al limite dal rimorchio, rischiando di andare a mostare l'uva anzitempo.
Un incontro di questo tipo garantiva un ritardo medio ponderato di 4, 32 secondi. Ancora giustificabile a voce.
Con due trattori in successione, si doveva spendere una giustificazione scritta
L'incontro della colonna dei rimorchi in attesa per entrare in cantina ... tanto valeva tornare a casa.
Oggi, nel 2066, il terrore si ripropone cosi'
Non piu' un rimorchio semplice ma abbastanza tecnologico, quasi carenato. Si nota a destra una specie di alettone/spoiler laterale, montato sicuramente per dare aderenza al mezzo durante le alte velocita'.
E invece no.
Ma allora la domanda sorge spontanea: ma perche' continuano sempre a fare i 20 km/h anche dopo 15 anni? Non possono mandare l'uva alla cantina via mail?
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Machissenfre'
Per una volta vengono giu' loro.
Dopo anni ed anni ed anni di frequentazione invernale, tentando di rompermi il collo sugli sci, finalmente i "Fiamazzi" (da SuperQuark apprendiamo che e' la razza abitante della Val di Fiemme) sono finalmente venuti a valle.
Li abbiamo intrattenuti con un bell'aperitivo sotto il portico e, dopo la visita all'acetaia, una volta a sedere, li abbiamo sfamati con tortelli e una strepitosa spalla cotta meravigliosamente avvolta da soffici nuvole di gnocco fritto. Una poesia!
Per finire pere e mele antiche cotte al forno accanto ad un pezzo di ciambella. Un film d'amore!
Grazie, un saluto e scaldatemi il Marino di Ziano che quando arrivo voglio la sciolina con il doping!
Li abbiamo intrattenuti con un bell'aperitivo sotto il portico e, dopo la visita all'acetaia, una volta a sedere, li abbiamo sfamati con tortelli e una strepitosa spalla cotta meravigliosamente avvolta da soffici nuvole di gnocco fritto. Una poesia!
Per finire pere e mele antiche cotte al forno accanto ad un pezzo di ciambella. Un film d'amore!
Grazie, un saluto e scaldatemi il Marino di Ziano che quando arrivo voglio la sciolina con il doping!
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The Visitors
Medaglia (aehm!) Bollino Oro ai Medaglioni!
Eravamo in piu' di cento ieri sera a Correggio, per l'esattezza al Ristorante Il Correggio, meglio conosciuto come ilristorantedeiMedaglioni, per celebrare, in occasione dell'inaugurazione di Porta Reggio (capperi! abbiamo anche le Porte stile grande citta' eh! complimenti), una serata dedicata al nostro "Oro Nero".
Girava voce nelle quinte che almeno atrettante persone sarebbero volute venire ma l'imperturbabile Patrizia ha stroncato le velleita' dei ritardatari.
Fase in cui spiegavo la confezione ufficiale del Consorzio. Momento topico dall'attrattiva incredibile, da notare che su 5 alle mie spalle, uno solo ascoltava :-)
Lo so che e' un po' splatter ma mi sono ricordato di fare la foto solo in quel momento.
Trattasi di primo piatto, dopo un budino di zucca strepitoso come antipasto.
Lasagnetta verde con radicchio trevigiano. Abbiamo abbinato un tradizionale bollino argento, probabilmente l'unico piatto della serata che ha faticato ad accoppiarsi con il Balsamo: olfattivamente era piu' che percettibile, in bocca, il multipiano della lasagna, farcita di besciamella e radicchio super appassito per evitare amari, non permetteva alle gocce di andare dritto fino al centro. Rimanendo quindi in superficie. Sulla crosticina.
Da notare il doppio microfono che mi facevano sentire molto dolbysurround.
E' stato poi il momento della mitttica Gelatina di Balsamico San Giacomo, abbinata ad un filettino di maiale MOOOooolto buono. Anche l'abbinamento ha tenuto particolarmente. Certo, richiama un po' quelle combinazioni Tyrol-style, tipo carne e confettura di mirtilli, pero' molti hanno chiesto il bis.
Infine, un dolce multicomposto dove che sosteneva un cucchiaino di bollino Oro extravecchio...chi volevo ciucciarselo cosi' l'ha potuto fare, chi invece lo voleva aggiungere al gelato di zucca piuttosto che al tortino di cioccolato caldo, idem.
Qui il menu
Un grazie e complimenti a Patrizia, allo Chef, a chi e' intervenuto e allo staff. Alla prossima, quando inaugureranno Porta Campagnola.
Girava voce nelle quinte che almeno atrettante persone sarebbero volute venire ma l'imperturbabile Patrizia ha stroncato le velleita' dei ritardatari.
Fase in cui spiegavo la confezione ufficiale del Consorzio. Momento topico dall'attrattiva incredibile, da notare che su 5 alle mie spalle, uno solo ascoltava :-)
Lo so che e' un po' splatter ma mi sono ricordato di fare la foto solo in quel momento.
Trattasi di primo piatto, dopo un budino di zucca strepitoso come antipasto.
Lasagnetta verde con radicchio trevigiano. Abbiamo abbinato un tradizionale bollino argento, probabilmente l'unico piatto della serata che ha faticato ad accoppiarsi con il Balsamo: olfattivamente era piu' che percettibile, in bocca, il multipiano della lasagna, farcita di besciamella e radicchio super appassito per evitare amari, non permetteva alle gocce di andare dritto fino al centro. Rimanendo quindi in superficie. Sulla crosticina.
Da notare il doppio microfono che mi facevano sentire molto dolbysurround.
E' stato poi il momento della mitttica Gelatina di Balsamico San Giacomo, abbinata ad un filettino di maiale MOOOooolto buono. Anche l'abbinamento ha tenuto particolarmente. Certo, richiama un po' quelle combinazioni Tyrol-style, tipo carne e confettura di mirtilli, pero' molti hanno chiesto il bis.
Infine, un dolce multicomposto dove che sosteneva un cucchiaino di bollino Oro extravecchio...chi volevo ciucciarselo cosi' l'ha potuto fare, chi invece lo voleva aggiungere al gelato di zucca piuttosto che al tortino di cioccolato caldo, idem.
Qui il menu
Un grazie e complimenti a Patrizia, allo Chef, a chi e' intervenuto e allo staff. Alla prossima, quando inaugureranno Porta Campagnola.
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